Ultimo aggiornamento 16 novembre, 2012 di Julio Munoz
Il Malaga guidato dall'allenatore cileno Manuel Pellegrini si è assicurato matematicamente un posto nella fase a eliminazione diretta della Champions League pareggiando 1-1 con el Milan, un risultato con il quale la squadra andalusa continua a fare la storia nella sua prima partecipazione alla massima competizione europea per club.
Con la stessa mancanza di complessi con cui ha battuto il Milan nell'andata di questa fase a gironi (1-0), La squadra di Pellegrini è scesa sul campo di uno dei templi del calcio europeo, affrontare i rossoneri a tu per tu e costringere la squadra italiana a fare del proprio meglio per cercare di correggere il risultato de La Rosaleda.
Alla fine, la partita si è conclusa in parità., in modo più o meno equo e conforme a quanto visto sul campo, grazie ai gol del portoghese Eliseu nel primo tempo per il Málaga e del brasiliano Pato nel secondo per il Milan. Il Málaga ha chiarito fin dal primo minuto che la sua intenzione, come aveva già annunciato Pellegrini il giorno prima, Non è stato lui ad uscire per quel solo punto che gli serviva per il passaggio agli ottavi, ma piuttosto intendeva imporsi ancora su un Milan che sembra riprendersi a poco a poco dal brutto inizio di stagione.
La squadra andalusa è stata protagonista di un buon primo quarto d'ora, in cui aveva il Milan nella sua metà campo, senza altra risorsa che palle lunghe, ma in cui non si concretizzò occasioni pericolose. Tutto è cambiato nel momento in cui lo spagnolo Bojan Krkic è apparso sulla scena e ha iniziato a infiltrarsi nella difesa del Malaga, forzando nel minuto 18 utilizzare a fondo Willy Caballero, che nove minuti dopo prenderebbe un provvidenziale guantone per deviare un fallo dell'olandese Urby Emanuelson che già fiutava la rete.
Fu allora che le forze riuscirono a pareggiare e il ritmo della partita divenne un po' più ruvido e meno brillante., tutto fino al minuto 40 Isco ha inventato un grande passaggio in profondità tra due difensori rossoneri che Eliseu ha saputo mettere in rete. Già nella ripresa del match, testimoniato dai box il presidente del club ed ex presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, Il Milan ha dato il massimo, racchiudendo il Malaga nella propria metà campo, ma senza mettere in pericolo la meta.
Subito il gioco si è fatto duro, con falli del Malaga molto contestati dai tifosi locali all'arbitro, L'inglese Howard Webb, chi fino al minuto 58 non ha ammonito un giocatore malaguista dopo averlo fatto tre volte contro il Milan. Per cercare di sbloccare l'attacco, dirigente milanista, el italiano Massimiliano Allegri, ha rilasciato il tedesco Kevin-Prince Boateng in sostituzione dell'italiano Stephan El Shaarawy, la grande speranza dei rossoneri che oggi non ha brillato.
Poco dopo, Pellegrini ha fatto lo stesso e ha cambiato Saviola per Santa Cruz, ma è proprio il Milan a sferrare poi un colpo preciso alla porta avversaria, quando Anatra con la testa ha ottenuto il pareggio. Da lì alla fine dell'incontro, le due squadre sembravano prendere per sempre il risultato, che fa fare al Malaga un passo in più verso la storia che ha già fatto e che continua a fare in questa stagione.
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