Ultimo aggiornamento 18 Febbraio, 2014 di Julio Munoz
La Champions torna in scena questo martedì e lo fa raggiungendo il suo apice: le qualificazioni a due gambe. Analizzando il file 16 squadre ancora in gara, lo Zenit di San Pietroburgo appare ancora nella foto, l'unica squadra russa ancora presente nella massima competizione continentale.
E in Russia, ci fermiamo perché nella storia della Champions League mai una squadra russa o sovietica ha vinto la competizione e si è spinta oltre, non ha nemmeno gareggiato in finale. Totale, dieci paesi hanno vinto la Coppa dei Campioni (compresa la Romania, Serbia, Scozia, Paesi Bassi o Portogallo) ma non i russi che sono sempre caduti prima del tempo. Lo Spartak Mosca ha raggiunto le semifinali nel 1991 mano nella mano con Radchenko e Mostovoi ma da lì non è mai successo. Il CSKA ha anche vinto la Coppa UEFA in 2005 diventando la prima squadra russa a vincere un titolo europeo ma non ha mai raggiunto la fase finale in Champions League. Neanche lo Zenit, campione UEFA di 2008 e la Supercoppa Europea nello stesso anno.
Con giocatori di talento e persino potere economico negli ultimi tempi, Perché le squadre russe o sovietiche falliscono anno dopo anno in Champions League?? Le cause sono diverse, ma in Hanging for Soccer esaminiamo i più eccezionali:
1- El clima. Solitamente il campionato russo si fermava in inverno per un lungo periodo e a febbraio le squadre russe o sovietiche affrontavano la competizione senza ritmo, non riuscendo a mantenere il buon livello della fase a gironi. Questo ha causato il ritocco del calendario e l'adattamento all'Europa, ma ancora non puoi combattere contro il Generale Winter e devi smettere di giocare per almeno due mesi a dicembre e gennaio..
2- Mancanza di stelle. Le squadre russe di solito hanno buoni giocatori, ma hanno un problema. Quando uno si fa notare, Preferisce andare all'estero per brillare in campionati più competitivi e di alto livello, dove guadagnare più prestigio e denaro, anche se questo è stato corretto negli ultimi tempi.
3- Un campionato non competitivo. In linea con quello che diciamo, il Premier russo ha molto da migliorare tatticamente e tecnicamente. Ci sono poche squadre di alto livello e le altre sono anni luce dalla Spagna, Italia o in Inghilterra. Così è tutto più difficile. Serve una competizione più impegnativa, ma cadi negli errori della Scozia, Olanda o Belgio. Alla ricerca di quella competitività, vogliono tornare alla disputa della lega sovietica.
4- Personaggio molto ribelle. Il giocatore russo o sovietico è solitamente un calciatore di talento ma irregolare, che a volte è anarchico. Quell'anarchia li rende capaci di dare il meglio di sé, pero en ocasiones, también, peggio.